*SIRACUSA - SICILIA*
"Turì.... sono 20 anni che giro per il mondo.. e nu canuscia a terra mia!" Mio caro Melo.. come darle torto!
Sicilia.. il mio amore per questa terra è sempre stato infinito... da prima di visitarla! Una terra che mi ha sempre incuriosita.. sempre stupita per la sua bellezza! Più vai a "farle visita" più lei ti ammalia e ti invita a ritornare...Ogni volta per me è come se fosse la prima, ed ogni volta non mi stanco di scoprirne i luoghi, in ogni piccola parte, di conoscere la sua storia, le sue origini, la sua cultura! Quest'anno la scelta è caduta su Siracusa e, per viverla al 100%, siamo andati nella settimana dei Mondiali di Canoa Polo.. FICIMU TRENTA? E FACEMU TRENTUNU!Non avremmo potuto fare scelta più saggia.. un trionfo di emozioni! Ci siamo ritrovati in un angolo di Sicilia ricoperto da volti di tutte le nazionalità.. una Siracusa dai mille colori e dalle mille bandiere, con una Ortigia degna di lode, come sfondo! E a dirla tutta, (permettetemi un po' di patriottismo!) il colore che ha trionfato è stato uno solo: "Il cielo è AZZURRO sopra Siracusa!".. Oro al collo e..... CAMPIONI DEL MONDO DI CANOA POLO! L' Inno di Mameli non è mai stato così emozionante!!
Ma... iniziamo dal principio: abbiamo deciso di viaggiare in treno, partendo da Napoli fino a Villa S.Giovanni (se prenotati in tempo i biglietti sono super economici!). Traghettata dello Stretto e.. finalmente... SICILIA!
Prima e velocissima sosta: Messina. In poco meno di due ore è obbligatorio correre ad ammirare il Duomo, la Fontana di Orione e soprattutto l'Orologio Astronomico (se avete la fortuna di trovarvi in piazza verso mezzogiorno non perdetevi lo spettacolo.. L'orologio "prende vita".. Ave Maria di Schubert, canto del gallo e ruggito del leone! Fidatevi non ve ne pentirete, è uno spettacolo unico!).
Così come l'occhio vuole la sua parte, a parer mio, anche lo stomaco pretende, da buon intenditore, la sua di parte: dimenticate di allontanarvi da Messina senza aver assaggiato la granita con la "brioche con il tuppo"! E' una vera è propria bestemmia non lasciarvi tentare, ve ne pentirete per tutta la vita! E mi raccomando la brioche va inzuppata nella granita!
Ancora inebriati dal profumo e dal sapore della granita, bisogna correre in stazione e... salire sul treno diretto per Siracusa. Dal treno potete ammirare tutta la costa orientale e oltre alla bellezza dei suoi scorci, del mare, dei vari paesini, di Taormina, di Isola Bella, di Catania, sono sicura che resterete a bocca aperta dai tanti maturi e rossi fichi d'india che incontrerete lungo tutto il tragitto!!! Finalmente Siracusa!
Noi abbiamo affittato un'appartamento in centro, il proprietario è gentile e cordiale! E' venuto a prenderci fino in stazione e ci ha fatto fare un mini-tour in auto della città, dandoci consigli che si sono rivelati utilissimi! La casa era enorme, profumata e centralissima!! Quindi, la nostra vacanza è iniziata nel migliore dei modi!!!!
Ma.... cosa vedere a Siracusa????? Domanda difficile per il semplice motivo che bisogna vedere tutto, ogni angolino della provincia! iniziamo da Ortigia: è un vero è proprio tesoro! Collegata a Siracusa da due Ponti, vi ritroverete catapultati in un'altra epoca.... tutto così sfarzoso! Consiglio di perdervi nei vicoletti, scoprirete posti stupendi, negozietti di prodotti tipici, ristorantini.. ed infine, ritroverete sempre la strada giusta! Potrete ammirare: Piazza Duomo, di una maestosità estrema; il Tempio di Apollo, il più antico di tutta la Sicilia; il Castello Maniace, castello di Federico II situato sulla punta di Ortigia; il Bagno Ebraico; Porta Marina; la Fontana di Artemide; il bellissimo lungomare e la Fonte Aretusa dove....... Signori e Signore, rullo di tamburi......... potrete ammirare il Papiro! Infatti tra le acque salate del mare sfocia questa fonte di acqua dolce che ha permesso la naturale nascita del Papiro.. non è fantastico!?! Ovviamente dietro c'è una leggenda:
"..La ninfa Aretusa, ancella della dea della caccia Artemide, fu vista dal dio fluviale Alfeo, il quale se ne innamorò e tentò di sedurla contro la sua volontà. Per salvarsi, Aretusa fuggì in Sicilia, dove Artemide la tramutò in una fonte nei pressi del porto di Siracusa, ad Ortigia. Zeus, commosso, mutò Alfeo in un fiume della Grecia, vicino ad Olimpia, permettendogli così di raggiungere Aretusa scorrendo sottoterra.."
Ricordo, inoltre, che la fonte Aretusa è tra i due unici papireti in Europa!
Insomma un'Ortigia da non perdere e, soprattutto, da vedere sia di giorno che di notte!
Passiamo al centro di Siracusa. Camminando per Corso Gelone, si può terminare la passeggiata al Parco Archeologico della Neapolis, dove è possibile visitare il Teatro Greco, l'Orecchio Di Dionisio e l'Anfiteatro Romano. Cercate di non arrivare troppo tardi perché la biglietteria è aperta dalle 9:00 am fino al tramonto!
Allontanandovi dal centro, (spostandovi anche con gli autobus, che sono impeccabili e spaccano il secondo!) e "rotolando verso sud" potrete scoprire posti balneari stupendi: la Penisola della Maddalena, Ognina, Fontane Bianche, la Riserva Naturale di Vendicari, Marzamemi, fino ad arrivare alla punta più estrema, Portopalo di Capopassero e l'Isola delle Correnti! Cercate di farvi il bagno ovunque, sono tutti posti diversi, impossibile qualificarli con un unico aggettivo!
Inoltre non dimentichiamoci delle bellezze di Noto, Avola, Pachino! Insomma, più tempo avete a disposizione, più potete girovagare per la provincia!
Non dimenticate di assaggiare arancini, cassate, cannoli, sfinciuni, infigghiulata, cassatedde, bucellati.. e chi più ne ha più ne metta (ovviamente si parla di kg! Fidatevi non tornerete con la stessa taglia di quando siete partiti! Mesi e mesi di palestra e dieta rovinati!)!
Il ritorno infine è sempre triste e malinconico, io però mi riprometto di ritornare! Come già detto.. mi riservo sempre un angolo di Sicilia! Sono sicura che a fine vacanza, verrà voglia di farlo anche a voi...
«Pagatemi queste righe a peso d'oro, non per la loro straordinaria bellezza ma perché io stesso le devo pagare così care. Se stimo ogni stelletta dieci centesimi e un centesimo ogni profondo mormorio del mare, dieci lire il fuocherello rosso sulla cima dell'Etna e mezza lira ogni ora dell'aria balsamica - come vedete, non tengo conto né dei riflessi del mare, né delle palme, né del vecchio castello, e nemmeno del teatro greco che di notte non ha niente con cui attirare l'attenzione - allora, veramente ne vale la pena e sia lodato Dio che mi ha mandato in questa parte del mondo».
(Karel Capek, "Fogli italiani")
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